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L'intervento del presidente del Consiglio Comunale di Foggia

Festa dei laureati UniFg, Miranda: «Fate di tutto per restare, con voi si gioca il nostro riscatto»

«La laurea che avete conseguito è la pietra angolare del vostro progetto. Non so in quale luogo si realizzerà il vostro progetto. Spero che tutti abbiate deciso di investire le conoscenze acquisite grazie alla vostra laurea su questo territorio».

«È chiaro che se vorrete andare via nessuno vi biasimerà. Lo so: è un territorio difficile, con poche prospettive di lavoro, con una forte presenza della malavita. Ma se andate via voi, che siete la futura classe dirigente, per questa territorio saranno ancora più scarse le possibilità di riscatto», ha detto, tra l'altro, Miranda. 

«Ringrazio l’Università che ha voluto questa bella manifestazione. Mi piace molto perché di solito la festa per la laurea è un momento privato, che si condivide con parenti e amici. Oggi invece si festeggia insieme: 350 laureati dell’Università di Foggia festeggiano insieme il conseguimento della Laurea con il fatidico lancio del tocco. Questi ragazzi saranno per sempre uniti da una fratellanza nata  sui libri e consacrata da questa festa. Una festa che non è privata, non solo perché ci sono tutti i neolaureati e le loro famiglie, ma perché si svolge nel centro di una città gonfia di legittimo orgoglio». Cosi l'inizio dell'intervento del presidente del Consiglio Comunale di Foggia Luigi Miranda alla festa dei laureati dell'Università di Foggia tenuta questa sera in piazza Cesare Battisti, antistante il Teatro Giordano. «Anche io sono un laureato dell’Università di Foggia - ha proseguito Miranda -, e ne sono orgoglioso. Mai, in nessuna circostanza, mi sono sentito inferiore rispetto ai laureati di Università più grandi o più antiche. Il mio non è un orgoglio campanilistico o provinciale. Io sono profondamente convinto di avere fatto la scelta giusta. Ho studiato in una Università a misura di studente, accompagnato da una classe docente straordinaria. E la prova è nella vita di tutti i giorni, perché io vivo della mia professione che esercito grazie alla Laurea in giurisprudenza dell’Università di Foggia. Tutti voi avete una idea del vostro futuro, tutti voi avete studiato duramente per realizzare un progetto di vita. La laurea che avete conseguito è la pietra angolare del vostro progetto. Non so in quale luogo si realizzerà il vostro progetto. Spero che tutti abbiate deciso di investire le conoscenze acquisite grazie alla vostra laurea su questo territorio.  Lo so: è un territorio difficile, con poche prospettive di lavoro, con una forte presenza della malavita. Ma se andate via voi, che siete la futura classe dirigente, per questa territorio saranno ancora più scarse le possibilità di riscatto.  Personalmente vi chiedo un aiuto, ve lo chiede la mia generazione, ve lo chiediamo noi che siamo un po’ i vostri fratelli maggiori. Chi è più anziano di me è spesso stanco e disilluso. Per questo la mia generazione, quella di chi ha dai trenta a quaranta anni, ha assoluto bisogno della vostra freschezza, della vostra irruenza, del vostro entusiasmo. Insieme possiamo lavorare per rendere migliore questo territorio. È chiaro che se vorrete andare via nessuno vi biasimerà. A Torino e Milano, piuttosto che a Londra o a Bruxelles ci sono senz’altro offerte di lavoro alle quali poteste aspirare grazie alla professionalità acquisita all’Università di Foggia. Sono però convinto che andando via a voi stessi rimarrà un sapore amaro in bocca. Non andate via di corsa, ma fate almeno un tentativo di realizzare la vostra vita qui, nella terra dei vostri padri e dei vostri nonni. Dovunque andrete e qualsiasi cosa farete sono certo che l’Università di Foggia rimarrà per sempre nel vostro cuore. Auguri e complimenti a tutti».

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