IL MATTINO
L'interessante iniziativa
01.06.2017 - 21:48
I ragazzi hanno analizzato il fenomeno migratorio nel tempo, e, attraverso poesie e canzoni, ne hanno individuato le due fasi fondamentali: quella dell’emigrazione e quella dell’immigrazione con il leit motiv della speranza, molto ben interpretando il senso che la statua ha avuto nell’intenzione di chi ne ha fatto dono alla città.
La statua “ Ritorno a casa” che il Rotary Club Foggia, nell’anno di presidenza di Giulio Treggiari donò alla città in occasione del sessantesimo anniversario dalla Fondazione del club e pose sul Piazzale Vittorio Veneto inaugurandola il 18 ottobre 2014, fa parlare di sé anche ora che è “ in vacanza” per restauri. E’ noto, infatti, che la statua sia stata oggetto in più occasioni di atti vandalici e sia stata rimossa perché il suo autore, il Maestro Leonardo Scarinzi possa riportarla al suo stato originale. L’occasione è nata da un’idea dell’I.C. “Alfieri – Garibaldi” nel quale, per iniziativa dell’insegnante Angela Gabriele, gli alunni delle classi quarte della scuola primaria hanno partecipato ad un progetto didattico molto interessante in cui, partendo dalla statua del “ viaggiatore” che simboleggia un emigrante che fa ritorno a casa, hanno analizzato il fenomeno migratorio nel tempo, e, attraverso poesie e canzoni, ne hanno individuato le due fasi fondamentali quella dell’emigrazione e quella dell’immigrazione con il leit motiv della speranza, molto ben interpretando il senso che la statua ha avuto nell’intenzione di chi ne ha fatto dono alla città. Un omaggio a chi è partito ed è tornato ma anche un segno di accoglienza a chi arriva perché possa trovare presso di noi una casa o possa un giorno tornare in Patria. Un’espressione concreta, insomma di quei valori d’internazionalità, amicizia e solidarietà di cui il Rotary si fa portatore da sempre.
Alla manifestazione sono intervenuti la Dirigente dell’ I.C. “ Alfieri – Garibaldi” lFulvia Ruggiero, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia Claudia Lioia, l’attuale Presidente del Rotary Club Foggia Domenico Gentile e il Past President del R.C. Foggia del 2014/15 Giulio Treggiari e il Maestro Leonardo Scarinzi. La Ruggiero ha ringraziato il Sindaco e l’amministrazione comunale per aver permesso lo svolgimento della manifestazione in un luogo “ strategico” della città. Il tema dell’emigrazione è molto caro alla città - ha continuato la Dirigente ricordando che l’assenza della statua è solo temporanea e alla sua mancanza si è deciso di sopperire, per l’occasione, con una valigia di cartone e un cappello su di essa per esprimerne tutto il suo valore simbolico. I bambini hanno riflettuto sul tema proprio partendo dal monumento, focalizzando l’attenzione sull’uomo di strada che ha bisogno di cercare una sua collocazione e che è partito dalla sua terra per giungere alla nostra sperando in un’accoglienza, che, in parte ha ricevuto dall’associazione I Fratelli della Stazione cui, infatti, la statua era stata affidata il giorno dell’Inaugurazione. Un bellissimo cartellone realizzato dai bambini ha rappresentato, con la collaborazione del Maestro Scarinzi, le fasi di realizzazione della statua e i suoi particolari. Poi il gruppo dei piccoli studenti della scuola primaria Garibaldi si è esibito suonando il flauto dolce e cantando alcune canzoni della tradizione sul tema dell’emigrazione. Non è mancato l’intervento di due alunni consiglieri del Consiglio comunale dei ragazzi che hanno salutato e invitato ad intervenire i due rappresentanti del Rotary Club Foggia. Domenico Gentile, nel salutare e ringraziare per la bellissima iniziativa e nel congratularsi con i ragazzi e gli insegnanti e la Dirigente, ha ricordato come l’arte possa essere utilizzata per sensibilizzare a grandi temi e trasmettere dei messaggi e come, quindi, la Street statue donata dal club alla città abbia avuto questa funzione oltre che essere un arricchimento dell’arredo urbano in un luogo molto importante e nevralgico per la città di Foggia che rappresenta molto di più di una semplice stazione ferroviaria per i tristi avvenimenti accaduti durante il secondo conflitto mondiale. Si è rivolto poi ai bambini che hanno suonato e cantato in questo luogo identificandoli come il simbolo della rinascita della città. E’ poi intervenuto Giulio Treggiari che, Presidente nel 2014/15, ha voluto fortemente il dono e l’istallazione del monumento “ Ritorno a casa” e che esordisce richiamando la “ rotazione da un presidente all’altro in una carica che si rinnova annualmente proprio a sancire il principio di uguaglianza tra pari in un’associazione il cui motto è “ serve above self” (servire al di sopra di ogni interesse personale). Treggiari ha poi ricordato vari atti vandalici di cui la statua è stata oggetto e di come, fedeli al principio della teoria della “ finestra rotta” il club, insieme all’amministrazione comunale di cui ora la statua è in proprietà, l’abbia sempre fatta restaurare per educare a principi di civiltà e legalità. Non è un caso forse che questo “viaggiatore” sia stato sempre bersaglio di foggiani (come dall’individuazione da parte delle telecamere di sorveglianza) e non, come molti sarebbero indotti a ritenere, degli immigrati che popolano le strade del quartiere Ferrovia. “Mamma mia dammi cento lire”, “ Paese mio che stai sulla collina – Che sarà” – “ La donna del Sud, “Trenta giorni di nave a vapore” e tanti altri canti della tradizione popolare, magnificamente eseguiti dal piccolo coro degli allievi della Garibaldi diretti dal Maestro Angelo, hanno preceduto l’intervento del Maestro Leonardo Scarinzi che ha progettato e realizzato il monumento e si sta occupando del restauro. Lo scultore ci tiene a precisare che non è possibile assecondare i più svariati suggerimenti come quello di montare la statua su un piedistallo o di circondarla con un recinto perché se ne snaturerebbe la sua essenza di “ statua di strada”, nata cioè per integrarsi con l’ambiente antropico circostante creando con esso un tutt’uno. Ricorda quanti si sono fermati a farsi un selfie con il “ viaggiatore” o addirittura ci hanno “ chiacchierato” di notte addolcendo così la solitudine. E’ proprio il movimento intorno alla scultura a renderla viva – ci dice e apprezza molto l’immagine costruita con la valigia di cartone e il cappello come scenografia della performance di oggi. La valigia acquista quindi la valenza simbolica di un viaggio che rappresenta anche il percorso che ognuno compie all’interno e al di fuori di sé durante la vita. L’ultimo intervento è stato di Claudia Lioia, assessore alla P.I. del Comune di Foggia che ha sostenuto la manifestazione. Molto colpita dalla bravura dei bambini, dei docenti e particolarmente grata alla Dirigente Scolastica per aver portato in questa piazza il bellissimo lavoro realizzato dalla scuola. L’assessorato ha prestato quest’anno particolare attenzione ai temi sociali e quella dell’immigrazione è stata una problematica particolarmente approfondita. E’ stato, infatti, anche l’oggetto dell’ultimo progetto dell’assessorato “ Uno spot per la città” che ruotava intorno all’integrazione nel suo senso più ampio e perciò intesa come rispetto dell’altro e quindi del diverso per cultura, lingua o religione. La bellissima festa per questi bambini, che hanno fatto onore al lavoro dei loro insegnanti affrontando con molto impegno sia la riflessione culturale sul tema sia l’impegno artistico, è terminata con i canti “ Il treno che viene dal Sud” e “ La valigia di cartone” e con l’annuncio che non solo il nostro “ viaggiatore” tornerà presto a casa ma che molto probabilmente non sarà più solo! Una sorpresa ci attende!
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