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Operazione degli agenti del Commissariato Ofantino

Ricatti hard su Facebook: giovane cerignolana costretta a prostituirsi, arrestato il suo aguzzino

La ragazza riceve con insistenza la richiesta di amicizia da parte dell'uomo, sposato e padre, che si presenta come 'ragazzo immagine' di noti locali notturni di Roma con foto e muscoli in bella vista, e millantando alla stessa la possibilità di un inserimento in quel tipo di mondo lavorativo.

L'uomo provvede a creare un altro account facebook, attraverso il quale si spaccia per investigatore provato, richiedendo 3mila euro per cancellare ogni traccia dei filmati dal circuito internet, ma se non avesse avuto la possibilità, avrebbe potuto pagare a rate, mediante vendita di oggetti preziosi, o concedendo prestazioni sessuali allo stesso e finendo poi per prostituirsi in un garage appositamente affittato dall'uomo in centro storico.

Una semplice richiesta di amicizia su facebook, trasformatasi, in pochissimi giorni, in un vero e proprio incubo per una giovane ragazza di Cerignola, costretta a prostituirsi pur di consegnare denaro al suo aguzzino, per evitare che lo stesso diffondesse, soprattutto al suo fidanzato, foto e video hard che aveva allo stesso inviato sotto ricatto. Una storia assurda ed ingarbugliata, risolta grazie all'intervento risoluto degli agenti del Commissariato di Polizia di Cerignola, che hanno arrestato l'uomo, un 40enne originario di Monte Sant'Angelo ma residente a Cerignola, accusato di estorsione, induzione e sfruttamento della prostituzione, ed attualmente in carcere dopo la convalida del fermo da parte del Gip. Una storia che inizia un paio di mesi fa. La ragazza riceve con insistenza la richiesta di amicizia da parte dell'uomo, sposato e padre, che si presenta come 'ragazzo immagine' di noti locali notturni di Roma con foto e muscoli in bella vista, e millantando alla ragazza la possibilità di un inserimento in quel tipo di mondo lavorativo. Poco dopo lo stesso minaccia la ragazza di parlare al suo fidanzato della loro amicizia, se non gli avesse inviato qualche foto o filmato hard, cosa che la ragazza, ingenuamente fa. Qui la trappola. L'uomo provvede a creare un altro account facebook, attraverso il quale si spaccia per investigatore provato, richiedendo 3mila euro per cancellare ogni traccia dei filmati dal circuito internet, ma se non avesse avuto la possibilità, avrebbe potuto pagare a rate, mediante vendita di oggetti preziosi, o concedendo prestazioni sessuali allo stesso e finendo poi per prostituirsi in un garage appositamente affittato dall'uomo in centro storico. Sette gli incontri sessuali a pagamento, attraverso contatti che avvenivano con la stessa, considerando che l'uomo aveva provveduto ad inserire il numero della povera vittima su un sito di incontri hard. Poi in campo un falso finanziere, che ha convinto la donna di essere oggetto di una più ampia indagine sui filmati e che per farli sparire avrebbe dovuto avere rapporti sessuali a pagamento con lui e i suoi colleghi. Poi rientra in scena l'investigatore privato, che chiede 300mila euro per chiudere definitivamente la questione. A quel punto, la ragazza, sentendosi braccata, si reca di notte in preda alla disperazione in Commissariato. Gli agenti la ascoltano, iniziano le indagini, e con l'aiuto della ragazza che nel frattempo il giorno seguente da appuntamento per una consegna seguita di parte del denaro all'interno del garage, lo bloccano e lo arrestano. Ritrovano anche l'orologio capace di registrare gli incontri hard della donna, con alcuni video, oltre ad oggetti per l'autoerotismo ed una cospicua somma di denaro. Ora gli agenti stanno verificando se altre ragazze possano essere finite nella rete dell'abile adescatore

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