Tragedia al Gran Ghetto: incendio devasta l'accampamento, morti due cittadini africani

Tragedia consumata nella notte nel Gran Ghetto, la baraccopoli di fortuna che si trova tra San Severo e Rignano Garganico, dove sono morti due ragazzi del Mali di appena 30 anni a causa di un devastante incendio divampato verso l'una. Le fiamme hanno letteralmente divorato un centinaio di baracche costruite con materiali di fortuna. Le cause sono ancora in corso di accertamento, probabilmente potrebbero essere divampate a seguito di un malfunzionamento di una stufa o potrebbero essere partite da uno dei tanti fuochi che gli immigrati accendono per riscaldarsi. Per i due stranieri non c'è stato scampo: sono morti carbonizzati. Sul posto stanno operando alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno domato il rogo. Una vicenda purtroppo che si ripete con una certa frequenza. Il Gran Ghetto come ben saprete nei giorni scorsi era stato al centro delle operazioni di sgombero; operazioni però ostacolate dagli stessi stranieri  che temevano che, abbandonando il Ghetto, non avrebbero più avuto un tetto sopra la testa. Infatti un centinaio di cittadini africani aveva scelto di rimanere lì nonostante le due strutture ricettive messe a loro disposizione. Ieri hanno inscenato anche una manifestazione di protesta davanti alla Prefettura di Foggia. La baraccopoli era stata sgomberata mercoledì dopo la scadenza della facoltà d’uso concessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari un anno fa, che aveva sequestrato l’accampamento dopo l’ennesimo incendio. Circa 200 cittadini africani hanno raggiunto a piedi Foggia e hanno inscenato un sit-in davanti alla prefettura: chiedono di restare nel ghetto, non avendo – sostengono – altri posti in cui alloggiare. In realtà, le soluzioni ci sarebbero: a disposizione ci sono già due strutture intorno a San Severo – Casa Sankara e l’Arena – ed altre soluzioni vengono trovate in queste ore dalla Regione. Una delegazione di migranti è stata ricevuta in prefettura: nelle prossime ore si attendeva uno sbocco definitivo alla vicenda.