IL MATTINO
Ieri, nell'aula magna di Giurisprudenza
01.12.2016 - 10:34
Fabio Amendolara ha ripercorso i casi più rilevanti di cui si è occupato: dalla scomparsa di Elisa Claps al suicidio sospetto del brigadiere Tuzi a Arce in Ciociaria, fino all'ultimo libro-inchiesta "VelEni" (Il Castello Edizioni) sulle misteriose morti di Enrico Mattei, Pier Paolo Pasolini e del giornalista originario di Foggia Mauro De Mauro: intrighi di petrolio e potere che il presidente del Consiglio Emilio Colombo si è portato nella tomba.
«La storia che racconto - dice Fabio Amendolara - è un intrigo tutto italiano, con sullo sfondo l’ombra della mafia siciliana. Personaggi di primo piano della Prima Repubblica muovevano le pedine su uno scacchiere alla cui base si trovavano potere e petrolio. Ho cercato di raccontare queste storie partendo dalla cronaca, ma senza affidarmi solo a quella: ho cercato di ricostruire anche il clima rovente e opaco di quegli anni. Credo che gli studenti apprezzeranno questo incontro, non già per i temi che emergeranno ma soprattutto per gli effetti che queste discussioni pubbliche esercitano su chi frequenta un corso di laurea: ovvero l'effetto di suscitare un dibattito oggettivo, di stimolare una riflessione terza e non inquinata da nessun punto di vista». Amendolara incrocia le tre tragiche storie dell'industriale Enrico Mattei, dello scrittore e intellettuale Pier Paolo Pasolini (chiamato in causa soprattutto per Petrolio, il romanzo uscito postumo nel 1992 per Einaudi e incentrato quasi interamente sulla saga di Mattei e dell'Eni;NdR) e del giornalista Mauro De Mauro (indimenticato cronista Foggiano ucciso dalla mafia, professionalmente si era occupato proprio della morte di Enrico Mattei), mettendo a confronto i verbali delle inchieste, le dichiarazioni dei testimoni, le ricostruzioni degli investigatori e dei giornalisti: e in un rapporto giudiziario rivela che c’era un testimone importante, che sarebbe stato il Presidente del Consiglio ai tempi della scomparsa di De Mauro e che non fu mai stato ascoltato: Emilio Colombo». La prefazione del libro è affidata allo storico cronista di nera del settimanale Oggi, Giangavino Sulas.
«I nostri studenti devono abituarsi a cercare la verità – aggiunge la coordinatrice scientifica del CdL in Scienze investigative, prof.ssa Donatella Curtotti – anche attraverso gli importanti lasciti della cronaca e della storia. L'incontro con il giornalista d'inchiesta Fabio Amendolara è uno dei seminari che abbiamo in animo di organizzare nell'ambito di Scienze investigative, per completare la formazione degli studenti che hanno questo indirizzo scientifico. Ne faremo diversi altri, proprio per proporre agli studenti uno sguardo sulle cose che sia il più possibile “uno sguardo di insieme”: panoramico, che fornisca loro, anche attraverso una formazione extra didattica, gli strumenti necessari per soddisfare le prerogative tecniche di questo corso di laurea. La stagione politica e imprenditoriale di cui ha parlato Amendolara è una stagione particolarmente complessa, molto articolata e singolare per certi versi. Del caso specifico del giornalista Foggiano Mauro De Mauro si occuperà, nella prossima primavera, il Festival della Ricerca e dell'Innovazione dell'Università di Foggia, con un convegno specifico a cui prenderanno parte alcune delle famiglie dei giornalisti italiani uccisi dalla mafia.»
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