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La categoria ha dato vita anche ad un comitato spontaneo

Gli ottici di Foggia chiedono aiuto al Prefetto contro le rapine, ma «nessuno vuol vederci chiaro»

Stanchi di essere continuo bersaglio di aggressioni e rapine da parte della malavita, il 18 luglio scorso hanno dato vita ad un comitato spontaneo di solidarietà appellandosi ai vertici dello Stato sul territorio, senza ottenere finora udienza alcuna

Per essere sicuri di venire ascoltati, hanno scelto di inoltrare il loro appello alla Prefettura via Pec (posta certificata) la mattina del 18 luglio scorso, tramite lo studio legale Luigi Miccoli ma la loro disperazione è caduta nel vuoto. Nel richiamare la «preordinata sequela di furti, eseguiti nel corso dell'ultimo mese, ai danni di ben cinque negozi», paventando l'«indubbio intento di riciclare montature rubate da destinare alla vendita sul mercato nero» e segnalando che «il furto riguarda dispositivi medici cagionevoli, se mai venduti, di danni alla salute pubblica», il 90% degli ottici foggiani, costituitisi in comitato di solidarietà, chiedevano al Prefetto di «far aprire un'inchiesta al fine di verificare l'unicità della mano fraudolenta, risalire al committente di questi furti commissionati». Ma «finora non abbiamo avuto né udienza, né  risposta alcuna, nonostante la formalità legale della richiesta: nessuno vuol vederci chiaro», dice l'avvocato Miccoli, coniuge tra l'altro di Lucia Del Re titolare dell'ottica omonima derubata due volte nel giro di due mesi. 

Benché l'accanimento contro l'esercizio commerciale della Del Re possa  far nascere sospetti di rivalsa della malavita contro il marito che l'11 marzo scorso, in un incontro con gli studenti del Pascal sulla memoria di Peppino Impastato, alla presenza del Prefetto, aveva chiamato per nome i mafiosi foggiani e che si ostina a tenere fuori la criminalità dai cantieri dei supermercati dei Grieco, di cui è procuratore (l'ultimo inaugurato con il "patto antiracket" è il Penny Market, alla presenza del Prefetto, del Questore e del Comandante della Guardia di Finanza), è tutta la categoria degli ottici foggiani ad alzare coraggiosamente la voce contro le vessazioni dei delinquenti. Lo ha fatto costituendosi in comitato autonomo di solidarietà per significare la loro ferma volontà, «contrariamente a quanto di solito accade, di fare "squadra" per affrontare problematiche attinenti sicurezza, gestione dei momenti critici sotto il profilo della legalità», sottolineando alle autorità a cui lo hanno notificato (Prefetto, Comandante dei Carabinieri, Questore, Comandante della Guardia di Finanza) che «oggi più che mai abbisognano che Voi gli forniate indicazioni, direttive e per quanto possibile sostegno, affinché la costituenda Associazione possa affrontare al meglio le problematiche esistenti e possa farlo sotto la guida di coloro i quali sono deputati ad aggredire il fortissimo disagio socio-economico di questa città». Nell'evidenziare il loro straordinario atto di coraggio, in una città in cui l'omertà la fa da padrona, e significando «la assoluta noncuranza spiegata nei confronti della categoria dal ceto politico che amministrerebbe questa Città»,  gli ottici fanno notare alle autorità appellate «che questa può rappresentare una grande opportunità per tutti, considerato soprattutto la dimostrata capacità di reattività della categoria, che ha ora unicamente la duplice necessità di essere ascoltata e consigliata». Un desiderio che ancora attende di essere soddisfatto. 

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