Cerca

Girato nell'ottobre scorso

Un Gerardi di "qualità" per un grande film di Francesco Bruni

Il brillante attore di origine lucana (di Avigliano) sul set di "Tutto quello che vuoi", del regista vincitore del David di Donatello 2012 come migliore esordiente con "Scialla", al fianco del grande Giuliano Montaldo. Al cinema dall'11 maggio prossimo

«Sotto quell'aria rude e spiccia, un cuore d'oro». È il fotogramma in cui  Francesco Bruni meglio racchiude la personalità di Antonio Gerardi, l'attore lucano, aviglianese per la precisione, che ha voluto accanto ad un mostro sacro come Giuliano Montaldo nel suo nuovo film. 

Smessi gli ultimi panni di giudice (Di Pietro, in 1992), poliziotto (Boris Giuliano), di delinquente (Sottocopertura), del sorprendente vicequestore Rambelli ne "La porta rossa", ora in "Tutto quello che vuoi" Antonio Gerardi si presta per una storia meravigliosa che riesce a raccontare con sapienza, accuratezza e commozione, temi delicatissimi come il confronto generazionale e la malattia, tenuti insieme da una staffetta emozionale tra i principali protagonisti del film che fa bene al cuore, oltre che alla nobile arte che il cinema italiano sa esprimere quando ci si mette d'ingegno, esattamente come quello espresso da Francesco Bruni che con "Scialla" nel 2012 conquistò il David di Donatello per il miglior film esordiente. 

LA STORIA  

Antonio Gerardi nel film è il padre di Alessandro (Andrea Carpenzano), un ragazzo di 22 anni, trasteverino, con nessuna voglia di studiare e lavorare, ma pieno di vitalità. E destinato a maturare non poco nell'incontro con Giorgio (Giuliano Montalbano) «un poeta ultraottantenne, carismatico, vedovo, che fu amico di Pertini e nella vita ha vissuto grandi slanci e potenti passioni, se non fosse che il morbo di Alzheimer progressivamente lo sta privando di quella che forse è la gioia più vera della vecchiaia: il piacere del ricordo e del racconto» (Michele Anselmi, Il Secolo XIX). Alessandro accetta, come lavoro, di accompagnare Giorgio nelle sue passeggiate pomeridiane e nell'ascolto del poeta smarrito scopre il labirinto delle emozioni che, inconsapevolmente, racchiude e la ricchezza che ne custodisce. Insomma, un film che è un piccolo, grande capolavoro, prodotto da IBC Movie; in collaborazione con Rai Cinema. Assolutamente da non perdere. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione