L’iniziativa rientra nel tour ufficiale dell’opera, scritta da Alessandro Guida e illustrata da Giuseppe Guida, dedicata alla prevenzione della violenza di genere e alla sensibilizzazione dei più giovani su un tema di forte attualità.
Si è svolta ieri, presso l’auditorium “Cristanziano Serricchio” del Palazzo dei Celestini di Manfredonia, la presentazione della graphic novel "Non si chiama Amore". L’evento, organizzato con la collaborazione del Comune di Manfredonia, della libreria Mondadori e del Rotary Club Foggia Capitanata, ha registrato un’ampia partecipazione, con la presenza di numerosi studenti provenienti dai principali istituti scolastici della città. L’iniziativa rientra nel tour ufficiale dell’opera, scritta da Alessandro Guida e illustrata da Giuseppe Guida, dedicata alla prevenzione della violenza di genere e alla sensibilizzazione dei più giovani su un tema di forte attualità. L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali, tra cui quello del Sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, che ha dichiarato: «La città di Manfredonia ha già pagato un caro prezzo sulla questione della violenza contro le donne. La violenza non è solo fisica: ogni volta che non ci si sente liberi in una relazione, essa si manifesta. È fondamentale lavorare sul piano culturale e fornire ai nostri ragazzi gli strumenti per riconoscere e prevenire queste situazioni. Come adulti dobbiamo dare l’esempio, ascoltare e essere presenti». All’evento sono intervenute diverse realtà territoriali impegnate nel contrasto alla violenza di genere, tra cui il CAV e l’amministrazione comunale, rappresentata dalla dottoressa Valente e dall’Assessorato al Welfare.
Il fumettista Giuseppe Guida ha sottolineato l’importanza del dialogo con i giovani: «Il confronto costante con i ragazzi è fondamentale. Il feedback ricevuto oggi è stato molto positivo. Ricordiamo sempre le vittime che non hanno avuto la possibilità di raccontare il proprio incubo. Invito i giovani al rispetto reciproco e alla libertà di espressione». Alessandra Salerno, già presidente del Rotary Club Foggia Capitanata, ha evidenziato il ruolo dell’associazione nel sostegno alla prevenzione:
«L’incontro con gli studenti è stata un’occasione significativa per diffondere il progetto "Non si chiama Amore". La conoscenza è base della consapevolezza e strumento essenziale per costruire una società capace di dialogo, accoglienza e reciprocità, libera da pregiudizi». Lo sceneggiatore Alessandro Guida ha espresso soddisfazione per la partecipazione: «Ringrazio gli studenti e le istituzioni per il sostegno. La violenza è purtroppo tornata a essere un tema quotidiano, che pesa sull’intera comunità. È necessario continuare a parlarne con forza, soprattutto con i giovani, per contrastare l’indifferenza».
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