Il fumetto "bandito" di Giuseppe Guida per parlare di dignità, legalità, riscatto. Perché «anche dalle ferite può nascere la luce»
Con la nuova veste grafica de Il Pacco dei Banditi, realizzata per la Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola, Guida firma un’opera che è insieme gesto artistico e atto d’amore verso la sua terra.
Dai racconti di Scampia Storytelling al graphic novel Francesco Marcone, un uomo onesto, fino a questo nuovo progetto, Guida continua a intrecciare arte e responsabilità, bellezza e verità.
Ci sono segni che non si limitano a illustrare: raccontano, curano, fanno memoria. Quelli di Giuseppe Guida, fumettista e illustratore foggiano, appartengono a questa rara categoria. Con la nuova veste grafica de Il Pacco dei Banditi, realizzata per la Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola, Guida firma un’opera che è insieme gesto artistico e atto d’amore verso la sua terra. Da anni la sua matita si muove lungo un sentiero preciso: quello dell’impegno civile. Dai racconti di Scampia Storytelling al graphic novel Francesco Marcone, un uomo onesto, fino a questo nuovo progetto, Guida continua a intrecciare arte e responsabilità, bellezza e verità.
Nei suoi lavori la denuncia non è mai rabbia sterile, ma un invito a guardare le ferite del territorio come luoghi di rinascita.
«L’impegno sociale fa parte della mia identità artistica — spiega —. Il fumetto, per me, non è solo intrattenimento: è uno strumento potente per parlare di dignità, legalità, riscatto. Mi piace pensare che il disegno possa cambiare lo sguardo delle persone, soprattutto dei più giovani.» La collaborazione con “Pietra di Scarto” nasce da un legame profondo, umano prima che professionale. «Conosco da anni Pietro Fragasso e la sua squadra. Ci unisce lo stesso amore per la Capitanata, la stessa ostinazione nel credere che qualcosa di buono possa sempre germogliare, anche nei terreni più difficili. Lavorare insieme è stato naturale, quasi necessario.» Per rappresentare Il Pacco dei Banditi, Guida ha scelto la via della sperimentazione digitale, una tecnica che gli consente di dare nuova luce al suo tratto inconfondibile. I colori dominanti sono caldi e intensi: il rosso del pomodoro, il vino, la terra bruciata dal sole — simboli di una Puglia che non si arrende. «Quelle tonalità raccontano il calore umano che si respira nei campi, nelle mani di chi lavora con fatica e dignità. Ho voluto che l’illustrazione avesse la stessa forza del sole che asciuga, ma che allo stesso tempo fa germogliare.» Nel segno di Guida, Il Pacco dei Banditi diventa più di un simbolo di legalità: è una narrazione visiva di rinascita collettiva, la prova che l’arte può ancora farsi strumento di riscatto, seminando bellezza dove un tempo c’era solo paura. Perché, come ama ripetere l’artista, “anche dalle ferite può nascere la luce.”
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