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L'evento culturale

"A Fundënë dë Piazza Cavour": dove zampilla la memoria collettiva di Foggia rinfrescata da Contestabile

Nel volume, Contestabile propone un viaggio nella memoria collettiva di Foggia, con il dialetto come chiave espressiva della quotidianità, della nostalgia e della bellezza semplice dei luoghi familiari.

Piazza Cavour e la sua fontana simbolo diventano il cuore di un racconto poetico fatto di affetti, leggende e ricordi condivisi. “La fontana nasce come opera provvisoria – ha spiegato l’autore – ed è rimasta a rappresentare l’amicizia e la rinascita di un popolo che, grazie all’acqua del Sele, vedeva arrivare nelle case un bene essenziale: l’acqua potabile”.

Una serata all’insegna della memoria e della poesia ha inaugurato, il 31 ottobre scorso, la rassegna “Voci di Puglia in Bottega – verso lo Slow Park” presso la Bottega Centonove Novantasei. Protagonista dell’incontro, moderato dalla giornalista Cinzia Rizzetti, è stato Amizio Contestabile con il suo nuovo libro A Fundënë dë Piazza Cavour, edito da Libritalia. Accanto all’autore, sul palco anche Emiliano Moccia, per una conversazione che ha unito letteratura, dialetto e identità locale. L’iniziativa rientra nel progetto culturale “Voci di Puglia – Verso lo Slow Park”, promosso dal consorzio Oltre / la rete di imprese, che prosegue idealmente il percorso dei “Venerdì in Bottega” delle passate edizioni. L’obiettivo è valorizzare le voci pugliesi e avvicinarle alla comunità, accompagnando il percorso di riqualificazione del quartiere Ferrovia e la creazione di un futuro polo sociale e culturale.
Nel volume, Contestabile propone un viaggio nella memoria collettiva di Foggia, con il dialetto come chiave espressiva della quotidianità, della nostalgia e della bellezza semplice dei luoghi familiari. Piazza Cavour e la sua fontana simbolo diventano il cuore di un racconto poetico fatto di affetti, leggende e ricordi condivisi. “La fontana nasce come opera provvisoria – ha spiegato l’autore – ed è rimasta a rappresentare l’amicizia e la rinascita di un popolo che, grazie all’acqua del Sele, vedeva arrivare nelle case un bene essenziale: l’acqua potabile”. La poesia che dà il titolo alla raccolta è stata scritta il 21 marzo 2024, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’acqua: “Era come restituire qualcosa a una storia che mi ha sempre ispirato”, ha aggiunto Contestabile. Il dibattito si è poi allargato al valore del dialetto come patrimonio culturale e linguistico. “Il dialetto non è improvvisazione – ha ricordato – ha le sue regole e la sua musica. A volte serve per dire cose che l’italiano non riesce a rendere con la stessa precisione emotiva”.
In chiusura, lo scrittore Adelmo Monachese ha illustrato la filosofia dello Slow Park, un progetto che invita a riscoprire la lentezza come valore e a creare spazi di cultura e socialità sostenibili. Il consorzio Oltre, cui è affidata la gestione, promuove attività che spaziano dall’inclusione sociale all’agricoltura, dai diritti alla cultura e all’accoglienza. La serata si è conclusa con letture e applausi, in un clima di partecipazione autentica. La rassegna “Voci di Puglia in Bottega – verso lo Slow Park” prosegue venerdì 7 novembre, sempre alla Bottega Centonove Novantasei, con la presentazione del libro “Il profilo migliore” dell’autrice Sara Fiumefreddo.
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