IL MATTINO
La battaglia contro la riforma
27.09.2024 - 14:14
"Ora attendiamo fiduciosi che la Corte di Cassazione valuti l’ammissibilità di almeno una delle due richieste per inizi are la campagna referendaria e ottenere la vittoria del buon senso e della solidarietà sulle pulsioni secessioniste e l’egoismo territoriale", dice Paolo Campo, capogruppo dei consiglieri regionali Pd della Puglia.
Questa mattina è stata la volta delle cinque Regioni contrare all'Autonomia differenziata (Puglia, Campania, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana) consegnare in Cassazione i due quesiti referendari votati dai rispettivi consigli regionali. "È stato un onore condividere con tanti colleghi consiglieri regionali, a partire da Grazia Di Bari e Sergio Clemente, il deposito delle delibere con le quali anche il Consiglio regionale della Puglia chiede l’indizione del referendum abrogativo della legge che istituisce l’autonomia differenziata. Insieme alla Campania, l’Emilia Romagna, la Sardegna e la Toscana abbiamo scelto di promuovere la consultazione del popolo italiano su un complesso di norme che, se applicate, finirebbero con il disgregare l’unità nazionale e con l’attuare una riforma eversiva dei principi e dei valori costituzionali. È un bene per tutti che le sacrosante recriminazioni delle regioni meridionali abbiano trovato ascolto e siano state condivise dalle regioni del centro-nord, che magari potrebbero guadagnarci dall’applicazione della legge che vogliamo cancellare dall’ordinamento. È l’evidenza che la contrapposizione generata dal governo Meloni e dalla Lega non ha un movente geografico, non è il Sud contro il Nord; ha, questo sì, un fondamento politico e civico. Ora attendiamo fiduciosi che la Corte di Cassazione valuti l’ammissibilità di almeno una delle due richieste per inizi are la campagna referendaria e ottenere la vittoria del buon senso e della solidarietà sulle pulsioni secessioniste e l’egoismo territoriale", dice Paolo Campo, capogruppo dei consiglieri regionali pugliesi del PD. "Oggi abbiamo fatto questo per andare a corroborare ancora di più il no verso questa Autonomia differenziata che andrà a spacchettare l'Italia in tanti piccoli staterelli, andando a creare un divario ancora più grande tra i cittadini del sud con i cittadini del nord", ha poi affermato la consigliera pugliese Grazia Di Bari, del Movimento 5 Stelle.
Ieri sono state consegnate in Cassazione 1.291.488 firme contro la legge Calderoli (86/24), di cui ben il 57,1% sono cartacee, mentre quelle online sono il 42,9%. "Un grande impegno per tutti i soggetti parte del Comitato Promotore del referendum (presieduto dal professor Carlo Maria Flick, già ministro di Giustizia) messo in campo dal 20 luglio al 16 settembre, data di inizio e di fine della raccolta nei banchetti, in un'estate più calda che mai". E' il commento dei Comitati e del Tavolo No Ad per l'abrogazione della legge Calderoli.
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