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Contro la violenza

La pandemia non ferma la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le due iniziative dell’Amministrazione comunale e del Comitato Valle del Trono della Croce Rossa

Acerenza e i 12 comuni del comitato si colorano di rosso

La pandemia non ferma la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sono due le iniziative che interessano Acerenza in questa ricorrenza così sentita, una organizzata dall’Amministrazione comunale, che coinvolgerà anche i giovani studenti del Da Vinci di Acerenza e un’altra, che vede interessati i 12 comuni del Comitato Valle del Trono della Croce Rossa.

 

Simbolicamente, il borgo lucano si colorerà di un rosso porpora grazie all’illuminazione scenografica che da oggi e per i prossimi giorni vedrà questo colore come protagonista assoluto, in quanto simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Già nel 2016 l’amministrazione ha promosso una campagna di sensibilizzazione grazie all’installazione di una panchina rossa. Il tema verrà trattato in un particolare appuntamento online il 7 dicembre, insieme all’associazione Differenza Donna e alla Scuola Secondaria “Leonardo Da Vinci”, con la realizzazione di un webinar per sensibilizzare i giovani cittadini. Questo sarà il primo di una serie di incontri sul tema, l’intento è quello di sviluppare insieme dei progetti per il futuro. 

“Lascia il tuo segno” l'iniziativa del comitato Valle del Trono, nasce agli inizi di ottobre per sensibilizzare i comuni su una tematica così importante e per essere presenti idealmente il 25 novembre, nella giornata dedicata. I giovani, in modo particolare, da diversi anni, si sono mobilitati per organizzare eventi di sensibilizzazione, infatti, già 2 anni fa, fu organizzato ad Oppido Lucano un convegno, che riscosse molto successo, riguardo la tematica sulla violenza che troppe donne da sempre sono costrette a subire. 

«Così – affermano i riferenti -  in virtù del difficile periodo che l'Umanità si trova ad attraversare, e con un pensiero rivolto a chi subisce maggiormente violenza perché costretti in casa dalla pandemia, si è pensato di fare un lavoro di gruppo tra i 12 paesi appartenenti a tutto il Comitato. Questo lavoro di gruppo si è svolto grazie ai Social, con videochiamate, messaggi ed email. L'idea di fare una locandina con un messaggio chiaro e preciso ci ha unito virtualmente, ci ha visti partecipi nel volerci recare nei luoghi dove sono state collocate le panchine rosse, simbolo di questa problematica, per scattare foto da inserire nella locandina e ci ha coesi nella decisione di voler coinvolgere tutta la popolazione per far lasciare un segno, mettendo fuori casa qualcosa di rosso con un messaggio di speranza univoco: insieme si può».

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