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L'emergenza in Basilicata

Coronavirus, dai sold-out del 2019 al silenzio assordante di questi giorni: l’analisi del Presidente Unpli Rocco Franciosa

Le Pro loco lucane e il loro sguardo al futuro

Il 17 ottobre 2014, sembra ormai lontano. Il momento della proclamazione di Matera a Capitale europea della cultura ha cambiato i lucani indelebilmente, facendo emergere ancora di più la loro vena imprenditoriale e l’indiscutibile capacità di accoglienza. Per la prima volta dopo decenni, le guide turistiche lucane hanno passato la Pasqua e la Pasquetta in famiglia, abituati come erano ad accogliere centinaia di turisti. I piccoli borghi, nei quali i ristoratori effettuavano diverse turnazioni per permettere a tutti i visitatori di pranzare, sono stati isolati come non mai. La settimana santa passata in un silenzio assordante: nessuna Via Crucis, nessuna Sacra rappresentazione. Per i volontari delle 111 Pro loco, abituati alla movida di Pasquetta, è stato un giorno difficile, il lunedì dell'Angelo infatti rappresenta l’inaugurazione della grande stagione turistica. Il Presidente Unpli Rocco Franciosa, ha risposto alle domande della redazione de Il Mattino, analizzando la situazione attuale.

Il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno zero per la Basilicata dopo i fasti di Matera 2019. La situazione è radicalmente cambiata dall'ultima intervista. Come coordinamento regionale cosa pensate di attuare subito dopo la fine dell'emergenza? Come vi state preparando?

«Ad inizio anno abbiamo fatto in tempo a realizzare i riti dei carnevali storici lucani e a partecipare con una delegazione della Rete "Carnevali e maschere della Lucania a valenza antropologica e culturale" insieme alla Fondazione Matera 2019 alle celebrazioni inaugurali a Rijeka capitale europea della cultura di quest'anno, poi è storia di questi giorni la lotta contro il maledetto Coronavirus. L'avvio delle attività annuali è coinciso con la nomina del nuovo direttore Apt Basilicata Antonio Nicoletti con cui abbiamo avviato sin da subito una stretta interlocuzione per analizzare la situazione contingente e a questo punto immaginare per la ripresa una rimodulazione della programmazione rispetto all'impegno storico delle Pro loco nel campo dell'accoglienza, informazione, promozione e animazione turistica che da sempre mettiamo in campo con il nostro impegno. Tutto dipenderà dall'evolversi dell'emergenza sanitaria».

La nostra regione è famosa per le sagre e le manifestazioni religiose, quest'anno sarà davvero difficile poter metterle in atto. Di cosa avrà bisogno la nostra Regione nei prossimi mesi, come aiutare concretamente il comparto turistico?

«In questi ultimi anni grazie agli investimenti cospicui della Regione Basilicata e dell'Apt Basilicata, in particolare con il programma legato alle varie iniziative del "Patrimonio culturale immateriale" abbiamo accresciuto la consapevolezza delle potenzialità turistiche delle nostre manifestazioni tradizionali, penso ai riti dei culti arborei, ai cortei storici, ai carnevali, alle tante sagre, eventi questi che hanno l'obiettivo sicuramente di salvaguardare le tradizioni, ma rappresentano una straordinaria opportunità di promozione territoriale e animazione turistica. Siamo convinti che bisognerà ripartire da quanto di buono fatto, soprattutto con la visibilità globale acquistata da Matera, e lavorare su un piano strategico turistico che veda coinvolti tutti gli attori, comprese le Pro loco che hanno maturato esperienze e competenze utili alla crescita del sistema turistico lucano».

I volontari Pro Loco si sono scatenati in questi giorni con attività sui social, riscoperta di traduzioni e offerte concrete per arginare l'emergenza Covid-19, come presidente cosa vuole dire ai suoi associati?

«Un ringraziamento davvero affettuoso e sentito ai tanti volontari che in svariati modi stanno supportando attivamente le amministrazioni comunali e i gruppi di protezione civile nelle comunità per offrire un contributo concreto di solidarietà e vicinanza a quanti stanno combattendo contro il Coronavirus. Importante è stata anche la risposta agli appelli di raccolte fondi solidali dove da ogni parte della Regione abbiamo destinato risorse per sostenere l'emergenza sanitaria. Il grande cuore solidale dei volontari lucani non si smentisce mai e questo mi emoziona tanto».

La spinta alla digitalizzazione obbligata ma doverosa che sta avendo il Paese potrà avere dei risvolti anche per la fruizione turistica attuata dalle Pro Loco lucane?

«Come comitato regionale Pro loco Unpli Basilicata abbiamo avviato da tempo attività innovative di promozione per tutte le fasce di età, grazie alla stretta collaborazione instaurata con la Pmi innovativa IInformatica Srls presieduta da Vito Santarcangelo, realizzando il "Lucanum il gioco con le Pro loco della Basilicata", la diffusione dei dialetti lucani sull'App Lucanum scaricabile gratuitamente da smartphone. In questi giorni di pandemia, sul web per i bambini costretti a stare in casa, abbiamo diffuso i disegni Lucanum da scaricare e colorare, il cartone animato Caggiulino Lucanum, un viaggio alla scoperta del patrimonio culturale materiale e immateriale lucano, riscuotendo particolare apprezzamento. Sicuramente dobbiamo continuare ad investire in attività digitali e auspichiamo di poter continuare il lavoro di confronto e crescita avviato con l'Apt Basilicata per la realizzazione di altre importanti azioni promozionali».

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