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La presentazione del libro dell'autrice potentina negli scatti di Gianfranco Vaglio

Comincia la scuola e Va' dove ti porta il ruolo di Lucia De Gregorio arriva a Tramutola

Con l’inizio della scuola, riprendono anche le peripezie dei docenti precari, costretti ad una vita appesa tra supplenze da rincorrere in ogni dove. Vagabondi per necessità, aspettano il sospirato posso fisso in quella che potrebbe sembrare una caricatura agrodolce del più noto film di Checco Zalone

Con l’inizio della scuola, riprendono anche le peripezie dei docenti precari, costretti ad una vita appesa tra supplenze da rincorrere in ogni dove. Vagabondi per necessità, aspettano il sospirato posso fisso in quella che potrebbe sembrare una caricatura agrodolce del più noto film di Checco Zalone. Questa, in sintesi, la trama di Va’ dove ti porta il ruolo - avventure semiserie di una docente precaria nella repubblica delle banane, della lucana Lucia De Gregorio, presentato nell’ambito del cartellone culturale della città di Tramutola (servizio fotografico di Gianfranco Vaglio), piccolo borgo nel cuore della Val d’Agri. L’autrice, che dopo un lungo precariato in diverse province di Italia, è poi riuscita a conseguire il ruolo,ha scelto di raccontare in chiave ironica e dissacrante un tema assai scottante, che si ripropone all’inizio di ogni anno scolastico, con tutti i Governi, di qualunque colore. Partendo infatti d’allora Ministro Gelmini e attraverso una rapida, ma puntuale carrellata, il testo analizza i numerosi tentavi di riformare la scuola italiana, tutti miseramente destinati a fallire, sacrificati sull’altare della prossima riforma. Edito per i tipi della Giraldi e corredato da illustrazioni caricaturali assai significative, Va’ dove ti porta il ruolo affronta un argomento sempre attuale con una prosa frizzante e divertente, come l’ha definita Marco Travaglio, noto giornalista, che ne ha curato la prefazione. Intervistata su quali siano i provvedimenti da prendere a suo parere per migliorare la scuola in Italia ed evitare il precariato, la De Gregorio non ha avuto dubbi: eliminare le classi pollaio, diminuendo il numero di alunni per aula e immettere in ruolo, subito, tutti i precari, su tutti i posti vacanti e disponibili.

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