Cerca

L'arte nei luoghi alternativi

A Palazzo San Gervasio Corpo e corpo, Echi Antichi sceglie di inaugurare il 2019 con una personale del ricercato intimista Amedeo Brogli

Un ritorno alle Avanguardie degli anni Sessanta? Forse. Più significativamente è una sfida, non tanto a popolarizzare l’Arte, piuttosto a scegliere un luogo popolare per mostrarla

Portare l’Arte in luoghi alternativi alla sua consueta fruizione per renderla accessibile ad un
pubblico “vasto” e “diversificato”. Questo il progetto ambizioso dei giovanissimi proprietari del
ristorante e wine bar “Echi Antichi” di Palazzo San Gervasio in Provincia di Potenza che, già da
qualche tempo, hanno coraggiosamente deciso di “trasformare” una parte del bellissimo locale che
gestiscono per accogliere l’Arte in tutte le sue molteplici esibizioni visive. Un ritorno alle
Avanguardie degli anni Sessanta? Forse. Più significativamente una sfida, non tanto a
“popolarizzare” l’Arte, piuttosto a scegliere un luogo “popolare” per mostrarla. Un tentativo per
utilizzare il contatto con il pubblico per innescare una moltiplicazione virtuosa di possibilità tanto
efficace da annullare ogni limite concettuale, tanto risolutiva da trasfigurare il contemporaneo in
universale. Nessun “abbassamento”, dunque. Solo generoso sforzo di dare vita a qualche
buon cortocircuito dei sensi.
Per caricarsi di valenze a matrice ideale, per rompere con la monotonia della standardizzazione e
con l’omogeneità della indifferenziazione, “Echi Antichi” sceglie di inaugurare il 2019 con una
personale del poliedrico, dirompente, ricercato, intimista Amedeo Brogli. Non sono molti gli artisti
in grado di coniugare armoniosamente complessità concettuale e limpidezza espressiva. Nel caso di
Brogli questo pericolo è inesistente perché la sua produzione, lungi dall’essere qualcosa di diverso e
di separato dall’io interiore, è apparizione nel presente di una matura consapevolezza interiore.
Nella mostra, intitolata “Corpo E Corpo”, in corso, appunto, presso lo spazio espositivo di “Echi
Antichi”, l’artista propone una serie di opere grafiche incasellate in un percorso, non scontato, di
rappresentazione della “forma” e della “forza” femminile. In realtà un vero e proprio studio
dell’oltremondo donna, della sua fisicità ma soprattutto della sua interiorità, condotto tracciando gli
inviolabili confini dei corpi e dei volti femminili. Dalla semplicità formale dei fogli, sapientemente
disposti a disegnare un crescente percorso visivo, si innalzano forme forti e sensuali, addensate da
splendide pennellate di colore, riempite da vividi segni di matita capaci di mettere in rima dignità e
potenza spirituale. Suscitano la sensazione di poterli toccare, quei corpi, e, con essi, di poterli
celebrare quei pensieri tutti che indissolubilmente ne sono sostanza. Disegni entusiasmanti per
l’armonia dei tratti, disarmanti per la delicatezza e la trasparenza delle rappresentazioni corporee,
sconcertanti per il naturalismo delle forme e dei colori.
La prospettiva è quella del maschio che - puro spettatore - liberamente, con rispetto e con tanta,
tanta sensibilità, individua la bellezza femminile nella rappresentazione equilibrata della sua
sostanza, nella celebrazione contenuta della sua fisicità.
Il lavoro di Brogli nasce da una profonda elaborazione contenutistica legata soprattutto ad una formazione variegata. Lucano di nascita - originario di Palazzo San Gervasio – dopo aver compiuto
gli studi artistici, ha frequentato i corsi di scenografia all’Accademia di Belle Arti a Napoli.
Trasferitosi a Roma, ha lavorato presso il Teatro dell’Opera, entrando qui in contatto con
personaggi del mondo dell’arte e dello spettacolo. Determinante nella sua crescita professionale è
stata la collaborazione con Renato Guttuso da cui ha sicuramente mutuato la capacità di disporre i
corpi nello spazio in contesti compositivi che obbligano a proiettare sull’immagine la propria
riflessione individuale.
Nella interessantissima proposta espositiva “Corpo E Corpo”, Brogli porta alla luce, senza remore
di tipo culturale o sovrastrutture, la scioccante capacità dell’elemento femminile di contaminare il
mondo. Il corpo per esaltare la componente arcana e imprendibile della grazia femminile. Il corpo
per esaltare una concezione della femminilità fuori da ogni possibile interpretazione estetizzante. Il
corpo per esplorare il senso della vita, le differenze, la ragione, il sogno.
La mostra sarà visitabile fino al 21 gennaio prossimo. Imperdibile degustazione di segni e disegni
capaci di accompagnare un corposo bicchiere di Aglianico.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione