IL MATTINO
Verso le elezioni regionali
17.11.2018 - 21:29
Un’Altra Basilicata – Idea ha presentato le liste per le prossime regionali. Nicola Benedetto artefice di una ricomposizione dell’area politica liberale e riformista in Basilicata. Anche il suo nome fra i possibili candidati a governatore. Il voto sembra avere una data, il 20 gennaio 2019 Benedetto ha dietro di sé un simbolo, un partito nazionale e un movimento civico plurale che
rivendica almeno le stesse opportunità degli alleati Dopo il Movimento Cinque Stelle, un’altra lista si presenta ai nastri di partenza delle prossime elezioni regionali di Basilicata del 20 gennaio 2019. Si tratta di un’esperienza civica, con un profilo politico ben accentuato. Il nome, “Un’altra Basilicata – Idea”. Il riferimento nazionale è il senatore, presidente nazionale di Idea, Gaetano Quagliariello. Culturalmente si tratta di un contenitore liberale, di tradizione conservatrice che punta alla
riaggregazione di un’area politica che oggi nel paese si trova pressoché priva di rappresentanza, ma che, potenzialmente, può raccogliere un ampio consenso anche di natura trasversale.
Sul piano regionale, l’animatore e punto di riferimento è il consigliere regionale uscente, Nicola Benedetto, imprenditore di successo, già assessore alle infrastrutture. L’uomo che ha sboccato i fondi delle opere pubbliche in Basilicata e che ha portato l’alta velocità ferroviaria in regione.
Con lui altre personalità politiche, storie, movimenti territoriali e sindaci che animano una lista molto ben assortita, giovane, con donne e uomini provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, rappresentativa di uno spaccato significativo della società lucana, sia della provincia di Potenza che di quella materana. Due dati politici emergono dalla presentazione della lista
“Un’Altra Basilicata – Idea”. Il primo è riferibile all’allargamento della coalizione di centro destra che, oltre
alla Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia vedrà la partecipazione di un quarto movimento che si candida a
consolidare il risultato elettorale dell’intera coalizione. Anche trasferendo esperienze politiche e consenso
elettorale dalla parte moderata e riformista del centro sinistra alla analoga del centro destra. Non a caso
l’ambizione di Nicola Benedetto e dei suoi è di attestarsi fra il 6 e l’8 per cento del voto complessivo. I nomi e le
esperienze politiche e professionali dei singoli candidati sono lì a confortare questa ipotesi.
Il secondo elemento di riflessione è la disponibilità, non celata dallo stesso Nicola Benedetto, di essere lui stesso il
candidato presidente del centro destra. Proprio per la sua capacità di unire mondi diversi, per la conoscenza del
territorio e per l’esperienza politica maturata che si somma alle già dimostrate qualità imprenditoriali. Ma questa
disponibilità non viene offerta né simbolicamente, né pretestuosamente. Benedetto ha dietro di sé un simbolo,
un partito nazionale e un movimento civico plurale che rivendica almeno le stesse opportunità degli alleati. Non a
caso la lista, con tanto di nomi, cognomi e curriculum, è stata messa sul tavolo degli alleati che dovranno decidere
in ordine al candidato presidente. E se il voto, come tutto lascia intendere, sarà confermato per il 20 gennaio si
tratterà di una decisione da assumere nei prossimi giorni.
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